Informazioni sequenza incidentale di Fukishima I

Sequenza incidentale alla stazione Fukishima I-1 (fornita da ANS)

  • L’impianto e` stato prontamente spento in coincidenza della prima grande scossa di terremoto. Il sistema automatico di spegnimento di barre di assorbimento poste alla base del contenitore in pressione ha dunque funzionato come previsto nel caso di scossa sismica di questa entità.
  • A seguito della scossa di terremoto l’impianto e` rimasto senza alimentazione esterna (black-out dovuto a danneggiamento della rete elettrica) rimanendo dunque senza l’energia elettrica necessaria ad alimentare i sistemi di sicurezza, in particolare quelli adibiti alla circolazione dell’acqua all’interno del recipiente in pressione.
  • Il sistema di backup disegnato per fare circolare acqua nel reattore dopo il suo spegnimento, ed alimentato da generatori diesel posti all’esterno dell’edificio reattore, e’ entrato in azione regolarmente e come previsto in caso di black-out.
  • Un ora dopo lo spegnimento del reattore, i generatori diesel già attivati per rimuovere il calore di decadimento (si noti che anche dopo essere spento un reattore nucleare continua e generare una piccola percentuale della sua potenza per alcune ore. Tale potenza genera calore che deve essere rimosso dalle barre di combustibile per evitare che queste si fondano) sono stati colpiti e messi fuori uso dalla Tsunami.
  • Un condensatore è stato utilizzato per rimuovere il calore di decadimento del reattore di arresto.
  • A quanto pare l’impianto ha subito una piccola perdita di liquido di raffreddamento del reattore.
  • Il sistema di pompe denominato Reactor Core Cooling Isolation (RCIC), che funzionano con il vapore dal reattore, e’ stato  utilizzato per sostituire l’inventario d’acqua nel reattore, purtroppo tale sistema non ha potuto continuare ad operare più di quanto concesso dalle batterie a corrente continua in dotazione con questo sistema.
  • La corrente continua delle batterie è stata consumata dopo circa 8 ore.
  • A quel punto, l’impianto ha subito un blackout completo.
  • Al passare delle ore, l’inventario delle acqua nel circuito primario si e’ ridotto e il degrado del nocciolo ha iniziato a verificarsi (attraverso alcuni combinazione di ossidazione di zirconio e fallimento delle camicie di rivestimento del combustibile).
  • I generatori diesel portatili sono stati portati sul sito dell’impianto.
  • Corrente alternata è stato ripristinata consentendo a un diverso sistema di pompaggio di sostituire inventario d’acqua dentro il recipiente in pressione (vessel) del reattore.
  • Nel frattempo la pressione nell’edifico di contenimento e` cresciuta e con esso la temperatura si  è pure innalzata.
  • L’edifico di contenimento è stato fatto sfiatare dentro l’edificio che lo circonda.
  • L’idrogeno prodotto da ossidazione zirconio è stato scaricato dal contenimento nell’ edificio reattore.
  • L’idrogeno nella costruzione del reattore e’ esploso provocando il collasso della parte superiore della struttura.
  • Il contenimento e il vessel sono stati segnalati intatti anche dopo la esplosione.
  • E’ stata presa la decisione di iniettare acqua di mare nel vessel per continuare il processo di raffreddamento, un altro sistema di backup che è stato disegnato per fronteggiare queste eventualità.
  • Le emissioni di radioattività dovute allo sfiato operato verso l’esterno tramite il sistema di ventilazione controllata sembrano essere in diminuzione, dimostrando dunque l’integrità’ del nocciolo e del contenitore esterno.

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